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Ancora una volta è la repressione verso chi lotta per i diritti sociali la risposta delle istituzioni ai problemi sociali dettati dalla austerità e dalla gestione della crisi economica orientata solo al mantenimento degli status e dei privilegi di pochi.

11 misure cautelari, andanti dagli arresti domiciliari agli obblighi di firma ai divieti di dimora hanno cosi raggiunto militanti del Comitato di Lotta per la Casa di Padova, impegnati da anni nella lotta per il diritto all abitare nella loro città. Nello specifico, quattro compagni sono stati sottoposti ai domiciliari, due al divieto di dimora in città, mentre per i rimanenti  cinque è stato disposto l’obbligo di presentarsi di fronte alla polizia giudiziaria.

Sotto attacco è una lotta portata avanti a colpi di occupazioni e di picchetti antisfratto, meritevoli per la questura patavina di essere inseriti all interno di una assurda accusa di avere costituito una “associazione a delinquere”; reato che solitamente è prescritto per quelle associazioni mafiose che sono direttamente controparti dei movimenti, dato che in combutta con le istituzioni lucrano e mangiano sulle povertà sociali di massa.

Durante la giornata sono state anche perquisite le abitazioni delle persone colpite dalle misure nonché la sede dellassociazione Pasian e della web-radio RadiAzione attiva sul territorio a sostegno delle lotte sociali che vi svolgono. Un precedente pericolosissimo quello di oggi che attacca direttamente il contrasto attivo a forme di povertà come lo sfratto per morosità incolpevole e la riappropriazione di edifici in mano alla speculazione-

Dalla redazione di InfoAut tutta la solidarietà ai compagni e alle compagne oggetto di queste misure.

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