Appello-I licenziamenti al “Brico io” di L’Aquila devono essere ritirati!

sciopero delle donneLe lavoratrici del Brico io di L’Aquila il 25 novembre 2013 avevano partecipato allo sciopero delle donne, rompendo anche il clima di silenzio e subordinazione che ha accompagnato una riorganizzazione del lavoro fatta di più sfruttamento e che poi ha preparato i 4 licenziamenti di oggi, fra cui quello della lavoratrice, Luigia De Biasi, dello Slai cobas sc e del Movimento femminista proletario rivoluzionario, che quello sciopero aveva promosso (https://www.youtube.com/watch?v=SiLUBVSseqU).
Licenziamento è anche violenza, vuol dire tornare a casa, vuol dire peggiori condizioni di lavoro per chi resta, vuol dire che domani potrebbe toccare ad altre lavoratrici!
Questo avviene in una città come L’Aquila, dove invece di ricostruire si continua a distruggere anche i pochi posti di lavoro e a far pagare la crisi non ai responsabili, ai padroni assassini che se la”ridono”, ma a chi di questa crisi non ha colpa.

Per questo noi CHIEDIAMO CHE LUIGIA E GLI ALTRI TORNINO SUBITO AL LAVORO

“Se colpiscono una colpiscono tutte”, questo lo spirito che ha animato lo sciopero delle donne ed è con questa consapevolezza che rivolgiamo a tutte/tutti questo appello anche a “vacanze imminenti”, perché i licenziamenti non vanno in sciopero nè in vacanza e tanto meno ci va la violenza sulle donne, sia essa sessuale, economica, di Stato

 

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