DA ROMA A TRIESTE UN SOLO GRIDO: VIVA LA RESISTENZA DEI POPOLI CONTRO IL SIONISMO E L’ IMPERIALISMO!
25 Aprile 2014 al corteo di Roma: gli squadristi sionisti, sostenuti dai vertici dell’ANPI e dalla polizia, aggrediscono con calci e pugni i compagni che portano le bandiere palestinesi, rivendicando la pseudo legittimità della Brigata Ebraica che invece era una colonna dell’esercito inglese e con i partigiani non ha nulla da spartire. Inoltre molti degli ebrei interni alle file dell’esercito inglese erano collegati con l’Haganah, gruppo terroristico sorto in Palestina per cacciare gli arabi con ogni mezzo e facilitare l’insediamento dei coloni ebrei che sarebbero poi giunti dall’Europa. Questa aggressione però non è stata accettata: è partito un secondo corteo di 600/700 compagni che nella piazza della Resistenza (Porta San Paolo) ha contestato il blocco istituzionale-sionista impedendo ai sionisti di prendere la parola dal palco.
25 Aprile 2014 al corteo di Milano: la Brigata ebraica si è inserita in corteo in un secondo momento proprio dietro i nostri partigiani e alle vittime della Shoah, che già avevano espresso disapprovazione rispetto alla Brigata ebraica, ripudiando l’accostamento alle bandiere israeliane e della cosiddetta “Sinistra per Israele”, ovvero un manipolo di picchiatori e di adepti del Mossad. Gli stessi che a Padova hanno tentato di presentare un libro del boia Fabio Nicolucci che mira a identificare Israele “come la frontiera morale dell’occidente” per legittimare i sionisti all’interno della sinistra italiana. Anche a Milano questa presenza è stata contesta dai compagni, che hanno trovato il consenso dei tanti presenti che erano al corteo con nel cuore i valori della Resistenza.
25 Aprile 2014 alla celebrazione presso la Risiera di San Sabba a Trieste: la polizia e la digos sequestrano il megafono ai compagni No Tav presenti perché “disturbavano la commemorazione ufficiale”.
Questi tre episodi dimostrano chiaramente l’obiettivo con cui da anni opera la borghesia, in particolar modo per mano dei vari partiti e sindacati istituzionali e revisionisti, per cancellare la storia della Resistenza partigiana, infangando tutti quei compagni sinceri che hanno dato la vita perché oltre a spezzare le catene del nazifascismo ci si liberasse anche di coloro che del nazifascismo si erano serviti per mantenere il potere ben stretto nelle loro mani. Non ci siamo certo dimenticati dei vari pennivendoli, stile Pansa, che con grande solerzia hanno tentato di cancellare l’esempio delle compagne e dei compagni che lottavano anche per costruire una nuova società senza più classi, guerra e sfruttamento. La borghesia, attraverso il revisionismo storico di una delle esperienze più alte di lotta della classe operaia italiana, mira, infatti, a colpire chi oggi lotta e resiste, tanto in Italia, come il movimento No Tav, quanto nei paesi occupati, come in Palestina, contro gli interessi imperialisti e sionisti. Non è quindi un caso che questi attacchi alle lotte e alla solidarietà tra i popoli vengano compiuti durante la giornata che ricorda la determinazione e il coraggio dei tanti compagni e compagne della Resistenza. Non è certo un caso che ciò avvenga in un periodo come questo in cui la crisi strutturale del capitalismo rende la borghesia ancora più aggressiva sia sul fronte interno, nella guerra che ha dichiarato contro i proletari e i lavoratori, sia sul fronte esterno, nella tendenza alla guerra che regola ormai tutti rapporti tra potenze imperialiste e tra quest’ultime e i popoli oppressi.
Questo dimostra quanto sia necessario rilanciare il legame tra la Resistenza partigiana e la Resistenza dei popoli oggi, mantenendo alta la bandiera della nostra memoria di classe, spazzando via le infamie dei revisionisti e stringendoci ai popoli che stanno lottando!
Solidarietà ai compagni aggrediti a Roma e ai compagni No Tav-Trieste inquisiti e solidali! Antifascisti, antisionisti, antimperialisti sempre!
Solidali con la Palestina-Padova