
Le denunce risalgono al presidio sotto al carcere di L’Aquila del 18 giugno 2011 dopo il corteo svoltosi in città.
il prossimo 8 maggio alle 10.00 al tribunale di Modena verrà emessa la sentenza rispetto al processo che vede imputate 4 persone per una manifestazione non autorizzata che si era tenuta davanti al Centro di Identificazione ed Espulsione con successivo sequestro da parte dei questurini dell’impianto di amplificazione.
Vedi: http://nociemodena.noblogs.org/post/2013/04/13/presidio-al-tribunale-1704/
In solidarietà con gli imputati e per ribadire la nostra opposizione ai CIE l’ appuntamento è alle 10.00 al tribunale di Modena (corso Canalgrande)
Prossimo appuntamento solidale sotto le mura del CIE di viale LaMarmora (MO)
SABATO 11 MAGGIO ORE 15.00
sui canali di Radiazione andrà in onda la puntata della trasmissione SCATENATI, trasmissione di controinformazione e approfondimento contro carcere e repressione a cura dei compagni per la costruzione del Soccorso Rosso in Italia.
ascolta e diffondi
Volantino che verrà diffuso sabato 4 maggio sotto al carcere di Parma – ore 9.30
Il carcere ricopre da sempre il compito di reprimere e punire chi, non
avendo i mezzi economici o culturali per poter andare avanti, decide di
arrangiarsi come può, utilizzando metodi extralegali, chi si ritrova a
vivere fuori dalla legalità statale o chi decide di combatterla. Allo
stesso tempo, svolge anche una funzione intimidatoria e preventiva verso
chi ancora non ha percorso queste strade. Continua a leggere
Nel carcere di Parma sono rinchiusi oltre 600 prigionieri, la capienza regolamentare è di 350. Al suo interno vi sono, inoltre, una sezione per paraplegici, una sezione protetti, e una sezione di Alta Sicurezza articolata in AS1, AS3, 41bis. Oltre 50 detenuti sono in 41 bis, tra di essi il compagno Marco Mezzasalma, condannato a due ergastoli nei processi contro le Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente.
L’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario è tortura perché stabilisce l’isolamento del prigioniero per la durata di 4 anni, prorogabile di due anni in due anni, con decisione centralizzata del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in base alle relazioni della direzione carceraria. Continua a leggere
Di seguito il link da cui potete scaricare l’0puscolo Girotondo:
Diffondete
Assemblee/dibattito sul processo contro l’organizzazione anarchica greca “Lotta Rivoluzionaria” e sulla situazione di lotte e repressione in Grecia
In Grecia, ad Atene, si avvia alla conclusione il processo contro l’organizzazione “Lotta Rivoluzionaria”, iniziato il 24 ottobre 2011, che vede imputati 8 compagni/e. Tre di loro hanno rivendicato l’appartenenza all’Organizzazione, gli altri hanno riaffermato la loro identità politica anarchica ma hanno respinto le accuse. Il pm ha chiesto, per i primi tre, una condanna a 25 anni, per gli altri 7/8 anni, mentre una compagna sarebbe scagionata per mancanza di prove. Continua a leggere
27 marzo 2013, tribunale di L’Aquila:
tutti assolti!
Solo la lotta paga!
Il 27 marzo si è svolta, presso il tribunale della Corte D’Appello di L’Aquila, l’udienza di secondo grado del processo agli 11 compagni condannati a 2 anni di carcere ciascuno per aver urlato lo slogan “la fabbrica ci uccide, lo stato ci imprigiona, che cazzo ce ne frega di biagi e di d’antona” durante il corteo del 3 giugno 2007 che ha sfilato nel capoluogo abruzzese contro carcere, 41 bis e differenziazione, in solidarietà ai rivoluzionari prigionieri e a tutti i detenuti in lotta.
Tutti e 11 i compagni imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste! Continua a leggere