Lettera dei prigionieri greci Kostas Gournas e Dimitris Koufodinas

SOLIDARIETA’ ALLA LOTTA NELLE CARCERI IN GRECIA

maziotis_anarchia_greciaLETTERA DI KOSTAS GOURNAS E DI DIMITRIS KOUFODINAS

Il disegno di legge sulle carceri provoca una Guantanamo greca.

I detenuti in queste carceri speciali:

– saranno privati di tutti i diritti dei prigionieri (permessi, sospensioni, ecc.)

– si vedranno limitare i diritti relativi alle visite e alle chiamate telefoniche

– resteranno rinchiusi in cella per 23 ore

– si troveranno di fronte un’unità speciale segreta della polizia con poteri e competenze imprecisati. Continua a leggere

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Il morso del Serpente – opuscolo

La scelta del titolo dell’opuscolo trae origine da una frase detta da un compagno che, di recente scarcerato, ha usato questa metafora per descrivere il carcere. Ovvero questa bestia che ti morde e che lascia sotto pelle il suo segno indelebile e il suo veleno, che ormai ti ha contaminato.

Un segno che nel bene e nel male ti accompagna per il resto della tua vita, che ti fa provare cosa vuole dire essere rinchiusi in carcere, ma che risveglia anche in te la consapevolezza di cosa siano le prigioni, del ruolo che rivestono nella società capitalista, e, spesso, ti fa prendere coscienza della necessità di lottare non solo contro il carcere, ma anche contro la società di cui è prodotto e di cui è una sua stessa arma

Il morso del serpente Copertina – Il Morso del Serpente (pdf)

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Lettera di Marianna

i12/6/2014

E SE LA PAURA CAMBIASSE DI CAMPO?

Chi ogni giorno per le strade del quartiere coarta la libertà di muoversi?

Abito a Porta Palazzo ed inevitabilmente incrocio la ronda interforze che va a caccia di senza documenti da ingabbiare in un CIE, svolto l’angolo, entro in piazza e vedo un gruppo di vigili che fanno smontare i piccoli banchetti dei venditori abusivi di menta, fanno fuggire le signore con i carrellini pieni di pane, msemen e botbot. Salgo sul 4 per arrivare velocemente fino in Barriera, lì i controllori aggressivi tachentano e spintonano fuori chi non ha i soldi per il biglietto. Rimane da prendere il 51, lento, con passaggi più radi, carico di persone. Continua a leggere

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19 Giugno 1986 – Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero

hungerdignity19 giugno 1986 – Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero – Solidarietà ai prigionieri palestinesi in sciopero della fame!
Il 18 giugno 1986 oltre 300 prigionieri del Partito Comunista del Perù e dell’Esercito Popolare di Liberazione detenuti nelle carceri di El Fronton, Lurigancho, El Callao scendono in lotta per chiedere migliori condizioni di vita e presentano una piattaforma con le loro rivendicazioni. All’interno delle carceri si compiono veri e propri massacri. Questo fa parte del piano di sterminio dei rivoluzionari prigionieri, condotto governo dopo governo con “continuità”, anche con la vittoria “socialista” di Alan Garcia. Parallelamente all’esterno nelle campagne interi villaggi vengono distrutti, con l’annientamento dei contadini, col fine pretestuoso di isolare i guerriglieri dalle masse contadine. Continua a leggere

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Catanaia: contestato l’ambasciatore ucraino che inneggia al nazista Bandera

Venerdi 20 giugno.  10487276_662132123866438_6147309705003709732_n-300x224L’ambasciatore del nuovo governo golpista ucraino S.E Perligin, è oggi ospite all’università di Catania, lo scopo è quello di stipulare un accordo inter-universitario che prevede il coinvolgimento di docenti e studenti in progetti di ricerca e scambi culturali tra le università dei due paesi. All’esterno del palazzo vi è il comitato di “accoglienza” antifascista, presente per denunciare la complicità dell’università nel costruire un “volto democratico” al governo fascista di Kiev.

Ascolta la diretta su Radiazione
http://www.radiazione.info/2014/06/accoglienza-antifascista-per-lambasciatore-ucraino-a-catania/

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Comunicato Adriano

imagesGianluca e Adriano sono stati arrestati il settembre scorso con il reato di “associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico” perché accusati di 13 azioni realizzate nel territorio dei Castelli Romani contro banche, una pellicceria, sedi distaccate di ENI ed ENEL e contro la discarica di Albano. Ora sono sotto processo con l’imposizione della partecipazione all’udienza tramite videoconferenza, la decisione sarebbe motivata da una circolare del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria
Il 26 maggio scorso si è svolta la prima udienza nella quale la Giudice ha nuovamente confermato la richiesta del Pm Minisci (lo stesso Pm del processo per il 15 Ottobre 2011) di svolgere il processo in videoconferenza.  A sostegno di Gianluca e Adriano, sottoposti a regime di detenzione in alta sorveglianza rispettivamente nelle carceri di Alessandria e Ferrara, e per non far passare nel silenzio e nell’indifferenza l’adozione di uno strumento, quello della videoconferenza, che tende a isolare, demonizzare e disumanizzare ancora di più la condizione di chi è prigioniero, era stato indetto un presidio.

L’udienza non si è svolta per motivi tecnici legati alla nomina dell’avvocato di difesa di Gianluca e il processo è stato rinviato al 4 Luglio.

Una volta arrivata la notizia del rinvio dell’udienza, è stato improvvisato un corteo all’interno del tribunale, scandendo cori e lanciando volantini di solidarietà nei confronti dei prigionieri e contro l’utilizzo della videoconferenza: nei corridoi del tribunale Roma è rimbombato l’eco delle voci solidali con Gianluca ed Adriano a ribadire che chi lotta non è mai solo e  che, nemmeno la videoconferenza, potrà rompere la solidarietà.

Di seguito pubblichiamo la lettera di Adriano sul rifiuto di partecipare alo processo in videoconferenza  Continua a leggere

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Comunicato di Nico dalle Vallette

images 3Domenica 15 Giugno 2014, carcere delle Vallette, Torino.

Mi chiamo Nicolo’ Angelino. Sono stato arrestato martedi’ 3 giugno a Torino durante un’operazione di polizia mirata a stroncare la più bella avventura della mia vita.

Vana illusione della procura. Continua a leggere

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Appello alla mobilitazione

Cagliari3Appello alla mobilitazione in sostegno di tutti i detenuti in lotta!
Contro la differenziazione e i trattamenti punitivi: no all’isolamento, ai trasferimenti, alla censura, ai processi in videoconferenza
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Sulla situazione attuale di Davide Delogu

cagliari5La prima settimana di giugno l’avvocato di Davide (di Soccorso Legale carcere) si è recato al carcere di Caltanissetta e dice che è sorridente e combattivo.
Ha una serie di problemi pratici nella sua detenzione: è ancora costretto all’isolamento senza alcun titolo in quanto, dopo la prima proroga il 14bis non gli è stato ulteriormente rinnovato, quindi legalmente è scaduto. Non ha mai ricevuto la notifica del rigetto del ricorso avverso alla proroga de 14bis. Non può ordinare cibo, né guardare fuori dallo spioncino della cella che rimane sempre chiuso, alcune lettere gli sono state trattenute a Palermo senza la convalida del Magistrato di Sorveglianza. Continua a leggere

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Lettera di Francesco dal carcere di Cuneo

Sono 27 gli episodi incriminati, attraverso cui le autorità, il 3 giugno scorso, hanno spiccato 17 arresti, 12 in carcere e 5 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora e 4 divieti di dimora da Torino e 4 obblighi di firma. Sotto inchiesta è finita la lotta contro gli sfratti, sviluppatasi nelle strade di Porta Palazzo, Aurora e Barriera di Milano a Torino. Continua a leggere

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