Questa mattina a undici attivist* del Comitato di Lotta per la Casa di Padova sono state notificate, con annessa perquisizione all’alba, pesanti misure cautelari, tra cui si contano arresti domiciliari restrittivi, divieti di dimora e obbligo di firma tre volte a settimana con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’occupazione di immobili.
In una città e in un paese caratterizzati da una situazione di precarietà e povertà sempre più dilagante, chi si batte per un diritto che dovrebbe essere fondamentale, quale quello alla casa e a condurre una vita dignitosa e libera da ricatti, è nuovamente trattato come un problema di ordine pubblico, da reprimere e neutralizzare in nome di una presunta pacificazione cittadina.
A fronte di centinaia di case vuote e di un’emergenza abitativa sempre più urgente, aggravata dai flussi migratori e dalla crisi economica, il Comune e la Prefettura di Padova rispondono con politiche cittadine securitarie e repressive che colpiscono chi pratica legittimamente l’occupazione di immobili abbandonati e sfitti per riappropriarsi del diritto universale ad abitare.
Come Laboratorio Bios saremo sempre complici e solidali con chi lotta per una vita dignitosa, libera dalla gabbia della precarietà e della povertà.
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