Nella mattina di giovedì 18, alcuni compagni di Padova hanno subito l’ennesima azione repressiva, scaturita da un’inchiesta condotta dalla Digos locale, azione che ha portato 4 compagni agli arresti domiciliari , 2 con il divieto di dimora e 5 con l’obbligo di firma, tre volte a settimana. Un’operazione che ha portato inoltre al sequestro dell’InfoSpazio Chinatown e della strumentazione di RadiAzione , radio autogestita, che da tempo porta avanti la controinformazione sulle lotte della città e non solo.
L’inchiesta è stata montata sul presunto reato di associazione a delinquere , e come se non bastasse vengono contestate ipotesi di reato, riguardanti le pratiche di resistenza del movimento di lotta per la casa, come le occupazioni e il blocco degli sfratti.
A Padova, come a Firenze, la Digos sta montando un inchiesta basata su un reato associativo, mirato ad una criminalizzazione a priori di pratiche di resistenza e di lotta, delegittimando chi ogni giorno si organizza per renderle sempre più diffuse ed efficaci. Sappiamo bene che autorganizzarsi per difendersi dai sempre più massicci attacchi ai lavoratori da parte del capitalismo europeo comporta il peso di una repressione mirata a disarticolare e isolare quei movimenti che si pongono l’obiettivo di creare una società diversa, basata su rapporti di cooperazione e solidarietà reciproca. Chi sta dalla parte dei lavoratori in lotta, dei migranti in fuga dalle guerre, dei popoli oppressi dall’imperialismo occidentale, subirà sempre l’attacco di uno Stato che porta avanti politiche di guerra per assicurarsi il controllo del mercato mondiale, che devasta i nostri territori, sfrutta i lavoratori e punisce chi prova ad alzare la testa. Ma se la loro arma è la repressione la nostra è la solidarietà, ed è ben più forte, ed è per questo che crediamo sia necessario manifestare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ai compagni di Padova. Cogliamo l’occasione per rilanciare la manifestazione contro la repressione, in solidarietà agli 86 imputati del movimento fiorentino per associazione a delinquere, il 9 aprile a Firenze, alle ore 15.30 in Piazza S. Maria Novella.
“VOI NON POTETE FERMARE IL VENTO, GLI FATE SOLO PERDERE TEMPO”
RETE DEI COLLETTIVI FIORENTINI