Contributo di un compagno di Schio sul foglio di via

Di seguito diffondiamo il saluto scritto da un compagno di Schio (Vicenza) che, causa foglio di via dalla città di Padova, non ha potuto partecipare di persona all’ultimo incontro dell’Assemblea di lotta: uniti contro la repressione che si è svolto presso la Marzolo occupata di Padova lo scorso 16 maggio.

zerocalcare

Ciao a tutt@
Mi spiace molto non essere presente quindi questo vuole essere un saluto ai/alle compagni/e presenti e anche un piccolo contributo senza troppe pretese alla discussione.

L’attacco portato contro di noi con questo foglio di via (che data la situazione mi fa venire in mente il confino fascista) deve far riflettere su alcuni punti: le motivazioni, la criminalizzazione di una fascia giovanile molto ampia e l’intenzione di troncare quei legami e la militanza di chi arriva dalle periferie e dalla provincia nei centri cittadini dove le mobilitazioni e le lotte sono più attive.
La motivazione principale è la “pericolosità sociale” e la discriminante è non lavorare e non studiare. Quindi a rigor di logica oltre il 40% della popolazione giovanile è un possibile pericolo per questa società, ma basta che righi dritto, subisci in silenzio e ti fai i cazzi tuoi e non sei più un problema, al massimo robaccia in più da sfruttare. Finché stai in disco o al baretto del tuo buco di culo di quartiere è ok ma appena esci dal tuo ghetto, vai allo stadio, ti fai una birra in gran guardia o fai politica allora diventi un pericoloso criminale da abbattere, criminalizzare e reprimere.
Quindi si utilizzano tutti i mezzi del caso, come il foglio di via, allo scopo di allontanare chiunque è considerato “pericoloso”. Su un piano più politico la logica è prima di tutto è indebolire concretamente le strutture di movimento e isolare e rompere quei rapporti che partono dalla provincia dove spesso non c’è niente per arrivare ai centri cittadini.
Una cosa che però non hanno calcolato i signori della questura è che la lotta e l’autorganizzazione sono cose riproducibili e così facendo non fanno altro che aumentare ed esportare l’odio e l’organizzazione contro questa società nelle periferie.
Compagn@ sempre avanti!
In un mondo dove regna denaro
c’è ancora chi carica a bastoni!
Ste
16/05/2015
Schio (Vicenza)

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