Come compagni di Padova impegnati nell’Assemblea di lotta “Uniti contro la repressione” abbiamo risposto all’appello circolato durante l’estate del coordinamento dei detenuti in cui lanciavano la mobilitazione dentro le carceri dal 10 al 30 settembre. Questo si è rivelato un ottimo stimolo per rilanciare la lotta dentro e fuori le galere.
A Padova, è stato intrapreso un percorso sul carcere Due Palazzi, che ci ha portato a scendere in centro città con una mostra il 14 e a un presidio sotto alla casa circondariale il 21 settembre, momenti in cui affrontare in città il tema del carcere e, allo stesso tempo, fare da eco alle istanze che arrivano dalle prigioni.
Sabato 21 settembre fuori dalle mura della casa circondariale si è svolto un presidio di solidarietà partecipato da una quarantina di compagni/e, provenienti principalmente da Padova e Bassano del Grappa (Vi). Nelle circa quattro ore di presidio, gli slogan si sono alternati a diversi interventi, anche in lingua araba, dato che buona parte dei prigionieri proviene dal Nord Africa. Si sono letti alcuni contributi scritti dai detenuti in vista della mobilitazione e altri pervenuti in questi giorni. Durante il presidio c’è stato un concerto hip-hop, in cui hanno suonato i Cacotopia e i Mistura Mortale, rap militante da Bassano, e in fine qualche fuoco artificiale ha concluso la giornata.
La risposta da parte dei detenuti è stata forte e siamo riusciti in più occasioni a sentire dal carcere le loro grida di risposta. L’importanza di questa iniziativa è stata avvalorata anche dalla presenza di alcuni familiari di prigionieri ed ex detenuti con cui siamo entrati in contatto nelle precedenti settimane. Grazie a loro abbiamo appreso quale sia la dura realtà dentro al carcere di Padova.
Sabato 14 settembre abbiamo allestito in P.zza dei Signori una mostra dal titolo “L’altro volto del Due Palazzi”, che smaschera il falso mito del penitenziario padovano come modello di rieducazione, per arrivare a spiegare il ruolo che riveste il carcere nella società capitalista. Sono stati esposti due striscioni, uno in solidarietà alla lotta dei detenuti in Italia e uno in solidarietà ai prigionieri turchi per i fatti di Piazza Taksim, in quanto il 12 settembre era una giornata di solidarietà internazionalista indetta dall’MLKP . Diverse persone si sono fermate incuriosite dalla mostra durante tutto l’arco del pomeriggio. Si è distribuito il comunicato del coordinamento dei detenuti e il volantino prodotto come Assemblea di lotta e ci sono stati degli interventi rivolti alla cittadinanza con lo scopo di fare controinformazione e sensibilizzare su questo tema. Inoltre, si è cercato di dare voce ai reclusi tramite la lettura delle varie lettere e comunicati scritti in quest’ultimo periodo. Il tutto è stato accompagnato da un banchetto con diversi materiali informativi e un dj set.
Queste due iniziative sono state precedute da un lavoro, cominciato già a fine agosto, con volantinaggi ai parenti durante il giorno di visita. La necessità di attivarci in una maggiore inchiesta sul carcere di Padova è stata dettata anche da quanto accaduto lo scorso 15 agosto, quando un giovane marocchino si è tolto la vita, dopo un forte alterco con una guardia penitenziaria. A seguito di questo evento, i prigionieri hanno fatto esplodere una rivolta.
Durante il presidio in centro e durante il presidio sotto al carcere sono stati fatti dei collegamenti in diretta con Radiazione. Proprio sui canali di questa radio è possibile ascoltare in diretta quasi tutte le iniziative di solidarietà che si sono svolte in questo mese di lotta al link
http://www.radiazione.info/category/mobilitazioni-carceri-settembre-2013/