A ottobre inizierà la fase dibattimentale del processo contro 21 compagni e compagne di Bologna accusati di aver organizzato e/o di aver partecipato ad una Associazione a delinquere con finalità eversive ma, ricordiamolo, senza incriminazione per reati specifici.
Sono state fissate sette udienze, tutte di venerdì: 11 e 18 ottobre, 15 novembre, 13 dicembre, 10 e 17 gennaio, 7 febbraio. Alcune dureranno l’intera giornata partendo dalle 9,30 del mattino, altre inizieranno nel pomeriggio, ma per tutte è stata chiesta l’apertura straordinaria del tribunale fino alle 19. Pensiamo vogliano tentare di stringere i tempi per arrivare a sentenza in sette udienze. L’11 ottobre verrà sentito Marotta, dirigente della digos che ha coordinato l’intera inchiesta e, a seguire, i testimoni dell’accusa, gli imputati se vorranno e, infine, i testimoni della difesa presumibilmente non prima delle udienze di gennaio.
Per le prime due date si è pensato di organizzare solo interventi locali vista la concomitanza con le giornate a Roma di solidarietà per gli arrestati del 15 ottobre. Per le altre udienze comunicheremo dopo l’estate le iniziative che si deciderà di mettere in campo.
Considerando che l’impianto accusatorio si basa quasi esclusivamente sui momenti di lotta contro i Cie, vorremmo ricordare che da marzo il Cie di Bologna è chiuso e dall’11 agosto anche quello di Modena. In entrambi i casi le istituzioni hanno addotto il motivo della ristrutturazione per i danni causati dalle rivolte interne. I reclusi non si sono mai arresi, la loro determinazione ha portato anche a questi risultati.
A volte la lotta paga e pure la solidarietà.
Anarchici e Anarchiche di Bologna