Martedì 30 aprile presso il tribunale di L’Aquila si è svolta la prima udienza del processo contro 5 compagni, 2 di Padova e 3 di Roma, denunciati per l’ex articolo di oltraggio a pubblico ufficiale: l’articolo 342 c.p., “oltraggio a un Corpo Politico, amministrativo, o giudiziario” reintrodotto con il pacchetto sicurezza del 2009.
Le denunce risalgono al presidio sotto al carcere di L’Aquila del 18 giugno 2011 dopo il corteo svoltosi in città.
Le denunce risalgono al presidio sotto al carcere di L’Aquila del 18 giugno 2011 dopo il corteo svoltosi in città.
Il processo è iniziato subito con il dibattimento ascoltando i testimoni dell’accusa: digos di Padova e altri sbirri i quali, ovviamente, hanno affermato di aver riconosciuto i compagni pronunciare le frasi “oltraggiose”, tramite la visione delle riprese video della questura di L’Aquila effettuate durante il presidio al carcere.
Gli avvocati faranno richiesta di visione di suddetto video.
La prossima udienza è stata fissata il 26 novembre in cui si continuerà ad ascoltare alcuni testi dell’accusa iniziando dalla capo digos aquilana Terenzi.
A detta degli avvocati la pena per questo processo potrebbe essere pecuniaria, dai 1000 ai 5000 euro di condanna.
Gli avvocati faranno richiesta di visione di suddetto video.
La prossima udienza è stata fissata il 26 novembre in cui si continuerà ad ascoltare alcuni testi dell’accusa iniziando dalla capo digos aquilana Terenzi.
A detta degli avvocati la pena per questo processo potrebbe essere pecuniaria, dai 1000 ai 5000 euro di condanna.
Diamo anche notizia che alcuni giorni fa la corte di cassazione ha condannato 2 compagni del Gramigna al pagamento di 1000 euro ciascuno per essersi rifiutati di farsi fare le foto segnaletiche durante un fermo in questura a Padova avvenuto nel 2006. Pochi mesi e il reato sarebbe andato in prescrizione.
A pugno chiuso.
Collettivo politico Gramigna